Workshop: Best practices in children care sector and National Children Care System comparison
Si è svolto a Palermo il primo Workshop Internazionale del progetto CHILD.FOR.CHILD organizzato dalla Cooperativa 3P con il supporto del garante dell’Infanzie e dell’Adolescenza del comune di Palermo e l’Unione degli Assessorati di Palermo. Presenti all’evento i partner del progetto, l’associazione Conil e Hraniti Copii della Romania e la Direzione Generale dell’assistenza sociale e protezione dei bambini del distretto 1 e 3 di Bucarest. Di mattina sono intervenuti il dirigente del servizio 6, Politiche della famiglia e giovanili, dott. Antonio Grasso, della Regione Sicilia, il Garante dell’Infanzie e dell’Adolescenza del comune di Palermo Paquale D’Andrea, la dott.ssa Carmela D’Amico che ha presentato “Buone prassi di comunità, Il modello Palermo, la dirigente del distretto 3 di Bucarest Mihaela Ungureanu, le junior researcher dell’Università di Palermo Lorena Allegra e Cristina Guardino, e il dott Dario Corso che ha presentato i primi dati della ricerca che sta svolgendo sulle comunità alloggio per minori 14-18 anni. La dott.ssa Carmela Sorrentino, project coordinator di CHILD, ha moderato gli interventi e presentato il progetto. Dopo un breve pranzo di socializzazione, nel pomeriggio si sono susseguite le testimonianze di buone prassi individuate durante le attività progettuali: il Care leavers network dell’Associazione Agevolando presentato da Silvia Sanchini, responsabile della comunicazione; il programma “Prendere il volo” per il supporto e sostegno dei neomaggiorenni usciti dai percorsi di accoglienza; Danut Fleaca del distretto 1 di Bucarest che ci ha parlato dell’evoluzione del sistema di protezione infantile in Romania negli ultimi 20 anni e per finire la dott.ssa Luisa Pandolfi, ricercatrice di Pedagogia sperimentale dell’Università di Sassari ci ha parlato della sua ricerca in ambito educativo sui programmi rivolti ai care leavers dalla cui analisi ha estratto una matrice di fattori protettivi e di rischio affrontati nel suo libro “Costruire resilienza”. Il workshop era rivolto ad assistenti sociali, educatori, responsabili di comunità, psicologi ma anche insegnanti e soprattutto ai ragazzi stessi in qualità di beneficiari diretti del progetto stesso. Positiva è stata la risposta dei partecipanti che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con un tema attuale, quale appunto le nuove buone prassi rivolte ai care leavers e nello specifico programmi di supporto all’autonomia per coloro che escono dai percorsi di accoglienza.